Eccomi di nuovo con un piatto dedicato al Fronte di Liberazione della Scarpetta, l’insalata “Russa”
Ed eccomi di nuovo a sfidare la logica Occamista, se controcorrente, interpreto questo piatto da verace piemontese, essendo rimasto affascinato dalla teoria di una corrente minore che attribuisce la ricetta originale non a Olivier, cuoco francese d’istanza a Mosca, ma a un cuoco piemontese di Casa Savoia che, alla fine dell’Ottocento, in occasione della visita dei rappresentanti degli stati dell’antica Russia, volle rendere omaggio agli invitati, le cui origini spaziavano dall’Europa all’Asia, preparando un’insalata con tutte le verdure disponibili nei giardini reali, diverse e variegate, legandole con una salsa.
Da tris, e bis, e nipote e figlio di albesi, per me è sempre stata quel bel piatto colorato preparato con carote, patate, piselli ed uova in un mare di maionese fatta in casa. Dolce e profumato, fresco e saporito che terminava con una succulenta scarpettata.
Alla tradizione familiare ho voluto aggiungere il “Russ”, il rosso, che sembra averne influenzato il nome. Infatti scavando, si ritrovano molte ricette in cui si usava anche la barbabietola, che tingeva la maionese.
Ecco quindi una maionese acida aromatizzata alla barbabietola, con vellutata di carote e cipolle, purea di patate e crema di piselli.
Buona scarpetta a tutti